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Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2024, le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia sono chiamate a stipulare contratti assicurativi entro il 31 dicembre 2024 per coprire i danni derivanti da eventi naturali catastrofali (articolo 1, commi da 101 a 112, legge 213/2023). Tuttavia, a meno di un anno dalla scadenza, persistono incertezze sulla modalità di attuazione di questo obbligo.

Le incertezze.

L’adempimento di tale obbligo sembra subordinato all’emanazione di un decreto congiunto dei ministeri dell’Economia (Mef) e delle Imprese (Mimit), che dovrà stabilire le modalità di costruzione e le regole di struttura dei modelli assicurativi idonei a soddisfare questo requisito. Nonostante la legge abbia previsto il decreto come facoltativo, la sua necessità emerge dalla presenza di punti chiari da definire, come le modalità di individuazione degli eventi catastrofali soggetti a indennizzo.

Al momento, le imprese si trovano di fronte a una sfida pratica, poiché la scadenza si avvicina ma le specifiche delle polizze obbligatorie non sono ancora chiare. La situazione è resa più complessa dalla possibilità che il decreto attuativo possa essere emanato senza una scadenza definita.

I punti cardine.

Tuttavia, alcuni punti risultano chiari fin da ora:

  • L’obbligo non coinvolge le imprese agricole, poiché esse sono già regolamentate dal Fondo mutualistico nazionale per la copertura dei danni catastrofali meteoclimatici, come stabilito dalla Legge di Bilancio del 2022.
  • L’obbligo riguarda i danni direttamente causati da sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni, escludendo eventi come la grandine.

Le sanzioni.

Per quanto riguarda le sanzioni per l’inadempimento, non sono previste multe pecuniarie. Tuttavia, l’obbligo di assicurazione è correlato all’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni finanziarie pubbliche. La natura della penalizzazione nella fruizione di tali finanziamenti rimane al momento ambigua, e si dovrà attendere il decreto attuativo per chiarimenti su questo punto.

In conclusione, le imprese sono chiamate a agire tempestivamente per conformarsi all’obbligo di assicurazione entro la scadenza imminente, nonostante le incertezze attuali. L’attesa è ora rivolta al decreto attuativo e alla definizione di come le amministrazioni redigeranno i bandi per la distribuzione delle risorse pubbliche, introducendo così ulteriori dettagli e chiarimenti sul nuovo obbligo assicurativo.