L’ultimo monitoraggio dei distretti di Intesa Sanpaolo di dicembre 2023, evidenzia un aumento dello 0,4% nelle esportazioni tra gennaio e settembre. Tale crescita è trainata soprattutto dalla meccanica strumentale, con una performance eccezionale nel primo trimestre del 2023 (+7,4%). Tuttavia, il terzo trimestre ha visto un calo del 3,7%, mitigato in parte dalle aree meccaniche ad alta capacità di export.
Le Star Distrettuali nella Meccanica.
Nella graduatoria delle esportazioni in valore nei primi nove mesi del 2023, ben nove distretti della meccanica si collocano tra i primi dodici. Tra questi, spiccano la Meccanica strumentale di Milano e Monza e Brianza, con un aumento del 10,8%, e le Macchine per l’imballaggio di Bologna, che registrano un notevole +24,8%. Altri distretti chiave includono Bergamo, Parma, Reggio Emilia, Modena, Torino e Trento.
Il Ruolo Chiave del Settore Alimentare.
Oltre alla meccanica, il settore alimentare ha contribuito positivamente alla crescita complessiva. La totalità dei distretti ha registrato un aumento dell’0,4%, equivalente a 409 milioni di euro, portando il totale delle esportazioni oltre i 113 miliardi di euro nei primi nove mesi.
Variazioni Regionali e Prospettive Future.
Tuttavia, si osserva un cambiamento di passo nei dati del terzo trimestre. Mentre tra gennaio e settembre sono state 82 le aree distrettuali in crescita, questo valore si riduce drasticamente a 70 nel terzo trimestre. L’area più penalizzata è quella dei metalli di Brescia, con una contrazione delle vendite di un miliardo di euro. La Svizzera rappresenta il paese con il calo maggiore (-1,6 miliardi), con impatti significativi su distretti del lusso come la pelletteria di Firenze.
Prospettive per il 2024.
Gli analisti prevedono che il 2024 possa essere caratterizzato da una crescita a due velocità. Si prevede un andamento positivo per l’export della filiera agro-alimentare e della meccanica, beneficiando della transizione tecnologica e green in corso. Tuttavia, per altri settori ad alta intensità distrettuale, l’export potrebbe mostrare una crescita più consistente solo nella seconda metà dell’anno. Le previsioni si basano su un possibile affievolimento della spinta inflattiva e un conseguente aumento del potere d’acquisto.
In conclusione, nonostante le sfide nel panorama economico globale, i distretti industriali italiani mantengono una posizione competitiva grazie alla loro specializzazione e alla capacità di adattarsi alle mutevoli condizioni di mercato. La diversificazione e l’innovazione rimangono fondamentali per sostenere la crescita nel lungo termine.